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Alla scoperta di Sedini e dei suoi tesori

Sedini, il paese delle fate.

1L’antico borgo di Sedini si trova al centro della regione storica dell’Anglona nel nord della Sardegna, in un punto mediano tra il mare e la collina e rimane incastonato tra due pareti rocciose, che si aprono a sud-est adagiandosi dopo qualche chilometro in una splendida e piccola vallata.  Dista circa 50 km dal capoluogo Sassari, circa 10 Km dal mare, ad un’altitudine di 350 metri sul livello del mare e confina con i comuni di Castelsardo, Tergu, Valledoria, Laerru, Bulzi e Nulvi. Collocato fra due colline, “La Maglina” e “Lu Padru”, ricche di grotte in cui s’insediarono probabilmente i suoi primi abitanti fin dalla preistoria.

Nel paese è degno di nota il centro storico, tra cui spiccano la chiesa parrocchiale di Sant’Andrea (patrono del paese è S. Andrea, festeggiato il 30 novembre, a cui è intitolata la bellissima chiesa parrocchiale), costruita in forme gotico/aragonesi nel 1517 su una preesistente costruzione sacra, che custodisce al suo interno una rivisitazione della Trasfigurazione di Raffaello, dipinta nel 1597 da Andrea Lusso; il crocifisso del XIII secolo e la collezione di argenti sacri.; la chiesa del Rosario, del XVII secolo, con un pregevole coro ligneo intarsiato del XVII secolo ed alcune pitture murali. Oggi la chiesa, è sede della confraternita di Santa Croce, i confratelli organizzano i riti della Settimana Santa e partecipano ad altre manifestazioni religiose.

Sedini al centro dell'Anglona.Anticamente il paese era diviso in tre rioni, Capo Sardo, Capo Corso e Colthi Itthoria, e nel borgo antico resistono a tuttora numerosissime case con un architettura tipicamente spagnola risalente al XVI e XVII sec. La più grande ricchezza di Sedini è rapresentata dalle numerose Domus de Janas tra cui le più famosa è quella de “La Rocca”, una delle più importanti della Sardegna. La Domus si presenta come un’enorme roccia calcarea sita nel centro abitato di Sedini, sul ciglio del vallone di Baldana, che ospita al suo interno un ipogeo funerario preistorico (IV – III Mill. AC).

Pregevoli sono i prodotti tipici: miele, torrone, vino, seadas, curizzoni.